mercoledì 27 febbraio 2008

Faglie emotive (PROROGATA AL 30/03)




Dal 5 al 19 marzo, Immaginaria Arti Visive Gallery ospita la mostra Faglie emotive, con fotografie di Marianne Boutrit, Idit Greenberg, Sonia Marin e Daniela Tartaglia.
Le immagini di queste autrici aprono, attraverso la metafora, il mondo intenso, delicato e intimo di ognuno di noi. Ogni autrice parla della vita stessa. La scelta della metafora cambia, ma le radici della ricerca individuale accomunano queste quattro fotografe per onestà, intensità e forza rivelatrice.
Inaugurazione 5 Marzo 2008, ore 18.00.

Immaginaria Arti Visive Gallery

Via Guelfa 22/a rosso, Firenze
Dal lunedì al sabato 9.30-13.00 e 15.30-19.30
Domenica 16.00-20.00

martedì 26 febbraio 2008

Liberamente



Liberamente,
il libro e la mente, il libro e l’ente, il libro e la libertà…
liberare la mente, liberare l’accesso, liberare il…

La mostra racconta la storia di una sfida durata un decennio, la comunicazione di una serie di dualismi:
– da una parte la fisicità, la concretezza materiale del libro che già dal suo etimo latino ricorda la corteccia dell’albero, i materiali scrittori, il supporto, le pagine legate; un fisicità che continua negli edifici dell’archivio e della biblioteca, luoghi della conservazione organizzata dei documenti; la concretezza dell’amministrazione pubblica viva espressione della volontà dei cittadini;
– dall’altra le idee, le opere, le informazioni, i sogni, le astrazioni, la memoria storica, le aspirazioni, le identità, le capacità, i ricordi, le elaborazioni, le utopie, le invenzioni…

Percorrere questa mostra è un viaggio sul filo della scoperta di una grafica sapiente che ha interpretato e arricchito le innovative volontà dell’Amministrazione del Comune di Firenze nella comunicazione dei nuovi servizi, cucendo una nuova veste “leggera” a un mondo che per troppo tempo aveva fatto dell’esclusività e della complessità un emblema.
Un gioco comunicativo che si apre alla libertà e alla centralità del lettore attraverso gli slogan della comunicazione (elaborati da Fabio Chiantini o frutto di un lavoro di gruppo con gli operatori dei vari settori) e la pulita ripartizione degli spazi grafici, dei colori e dei disegni, a formare un insieme che fa vivere ai cittadini la “città dei libri”, il mondo del libro e della memoria.

(testo tratto dalla introduzione di Luca Brogioni)


Nell'occasione potremmo inaugurare la serie degli incontri a tema: durante questo primo evento Fabio stesso ci illustrerà il percorso progettuale dei materiali presentate nella mostra. La data ipotizzata con Vittorio è per il mercoledì 12 marzo, ore 21.
RSVP con la solita mail idfi@googlegroups.com

sabato 23 febbraio 2008

Confezioni a confronto


Ecco due esempi, sono entrambe gialle.
La domanda è: quella con la moneta è un packaging studiato per i poveri?
Buona riflessione a tutti
Simonetta

venerdì 22 febbraio 2008

La circolazione delle idee

Una società, una comunità può definirsi tale se e quando individua una serie di principi fondamentali che risultano essere condivisi da tutti i membri. I soggetti comunicano, operano, scambiano, discutono e una volta maturato questo percorso nelle sue molteplici intersezioni sentono in primo luogo la necessità di definire dei principi, degli ideali comuni e successivamente di compilare un codice di regole capace di salvaguardare l'essenza di quei principi.
Traslando questi concetti ed estendendoli alla nostra associazione (ancora non lo è, ma non so come chiamarla altrimenti...), ma prima ancora e più in generale alla nostra categoria, viene da fare un'osservazione: appare logico stendere un codice civile (normativa tecnica) se manca la Costituzione (manifesto dei valori primari)?
La associazioni di categoria nazionali ed internazionali si affannano nella ricerca di una regolamentazione del nostro mestiere: l'intento è saggio, benemerito, comunque positivo, anche se spesso autorizza e cela interessi e vetrine personali e particolari. La ben nota carta del progetto grafico è, insomma, a mio avviso importante ma insufficiente: non basta associarsi per assicurare il rispetto dei principi là dentro enunciati. Non basta perché nella Carta viene rappresentato soprattutto un dato di fatto, ossia la fotografia di ciò che il nostro mestiere indiscutibilmente rappresenta nella società odierna. Non si fa diretta e netta menzione - questo è il nocciolo della questione - di quei principi e di quegli ideali di qualità, di correttezza, di partecipazione reale allo sviluppo ed al miglioramento della forma dei contenuti del nostro vivere, affinché quei contenuti assumano una forza più incisiva e maggiormente assimilabile dagli utenti. Non se ne fa menzione perché tali valori è davvero difficile individuarli: ma attenzione, principi troppo generici licitano il pressappochismo, la gratuità del prodotto, la scollatura progressiva - importantissimo - tra committenza e designer.
Da ciò la mia fissazione. Come dovrebbe essere chiaro a tutti non è la definizione di bello e di brutto che può aiutare ad avanzare nel percorso di ricerca e di indagine sul nostro operare: "il bello e il brutto nella grafica" era una locuzione provocatoria utilizzata per accendere la miccia della discussione. Ma, più precisamente, l'analisi della quotidianità del nostro lavoro, il confronto dei linguaggi, la presentazione delle nostre metodologie, insomma, la circolazione delle idee, è invece l'unica strada che ci può consentire di individuare dei valori condivisi e condivisibili, magari da proporre in futuro come contributo ed estensione della Carta del progetto.
Questi valori, la ricerca di questi valori, rappresentano davvero ciò che può permettere di elevare il nostro mestiere e la nostra arte al di sopra dei limiti che vicendevolmente ci diamo e ci vengono imposti dalla committenza. E' tempo di riconoscere che la perdita dei valori qualitativi è esattamente ciò che crea il gap tra la nostra offerta e il mercato in cui il nostro operare si va a collocare: è tempo di riaffermare dei valori fondamentali che distinguano e ristabiliscano disparità tra chi si riconosce in una professione attenta e di alto profilo e chi del qualunquismo e dell'espressione modaiola riempie il suo quotidiano. Recuperare il rispetto della nostra professione, noi prima di tutto e i nostri clienti soprattutto, trascina con sé tutte le questioni che si pongono in aggiunta: tariffari, principi etici, incremento della richiesta, momenti di riconoscimento, ecc.
Come si fa? Non lo so. Ma penso che la circolazione delle idee, gli incontri a tema e le conseguenti discussioni, la frequentazione degli studi di colleghi e di chi opera in ambiti diversi (grafici, pubblicitari, redattori, stilisti, industrial designer, ecc) sia il mezzo per raggiungere quegli obiettivi. Forse il raggiungerli è idealista, ma la tensione a quel risultato credo sia l'unico, vero arricchimento reciproco.
Per concretizzare, le prime ricette che potremo assaggiare sono quelle della sapiente cucina di Fabio Chiantini che inaugurerà una mostra su una parte significativa del suo lavoro proprio a LibriLiberi tra un paio di settimane: quell'occasione rappresenta il primo degli incontri che ho in mente. Da lì, variegate sono le occasioni per proseguire: Leonardo Baglioni e Fabio stesso si sono detti disponibili a raccogliere i propri materiali e quelli di chi abbia esperienze nel campo della grafica sistematica per presentare (con proiezioni o in altro modo) un successivo incontro. Un altro ancora potrebbe convergere sulla grafica delle etichette con il lavoro di Emo Risaliti e Simonetta Doni e, ovviamente, il contributo di quanti altri operino nel settore o in settori vicini quale, ad esempio, quello del packaging. Ancora, la grafica per il teatro e il mondo dello spettacolo in genere: me ne posso occupare io insieme a Emo stesso o a Paolo Trombotto, o insomma a chi abbia esperienze significative in merito. La grafica nel web e il lavoro bellissimo di KmZero. Il libro per i grandi e piccoli editori, con l'esperienza di LibriLiberi, il mio lavoro nell'editoria scolastica o per i grandi gruppi e i contributi degli illustratori e di chi ha esperienze di redazione ed editing. La campagna pubblicitaria, il design e la moda, ci sono infinite possibilità, e mi scuso con chi non conosco e che sicuramente ha esperienze da illustrare e condividere. Su tali esperienze l'associazione, forte anche di contributi che possono essere richiesti, via via, anche all'esterno del gruppo propriamente detto, a designer o professionisti la cui esperienza appaia utile approfondire, riuscirà a individuare, mutuare e sottoscrivere quei principi di qualità di cui tutti, mi sembra, avvertano l'esigenza.
ws

martedì 19 febbraio 2008

Street marchetting


No, non stiamo parlando delle lucciole - sebbene sempre di insetti si tratta: ci riferiamo alle simpatiche api pubblicitarie di McDonalds che ultimamente hanno adottato una nuova strategia di street marketing: parcheggiare nei posti riservati ai motorini in pieno centro di Firenze.
Tra le motivazioni dei sostenitori del recente, inutile referendum sulla tramvia, quelle legate al decoro del nostro bel centro cittadino sono state tra quelle che ci hanno irritato di più. A Firenze si tollerano ben altre bruttezze urbanistiche, architettettoniche, segnaletiche e di design.
Del "brutto" si è parlato molto a Idfi: e, foss'anche solo per il design, queste api pubblicitarie brutte lo sono sul serio...



PS: Naturalmente, le opinioni espresse in questo post sulla tramvia riguardano solo studio Kmzero e non l'intera idfi. Speriamo invece tutti siano d'accordo a proposito delle mcApi...

PPS: [Aggiornamento del 20/02] - Nuovi sviluppi nella vicenda. Si vede che non siamo i soli ad essere infastiditi da questo street marchetting: sull'ape appaiono infatti a) numerose toppe a ribadire i marchi, probabilmente vandalizzati in nome dell'adbusting b) un cortese invito a rispettare il veicolo, bellamente parcheggiato sulle striscie pedonali, in quanto "strumento di lavoro".

venerdì 15 febbraio 2008

Terzo incontro IDFi

I Design Firenze, l'associazione spontanea di professionisti della grafica e della comunicazione di Firenze, è giunto al terzo incontro, previsto per mercoledì 20 febbraio alle ore 21 presso la Libreria Libri Liberi di Via San Gallo, 25r Firenze.

Ricordiamo che è necessario confermare la propria presenza (per chi non l'avesse già fatto via email) commentando questo post

Evviva il LooCk!

Potrei anche commentare, ma credo che questa immagine, presa da un articolo su PanoramaCasa, del nostro Assessore alla vivibilità e sicurezza urbana del Comune di Firenze - il Dr Cioni - si commenti da sola...

E noi che ci preoccupiamo della grafica... è il LOOCK la chiave di tutto! ;)
Grazie Cioni, ci ha strappato un sorriso!

giovedì 14 febbraio 2008

Graphic design e identità televisiva

21 febbraio 2008 h. 18.30

Graphic design e identità televisiva
Presentazione del volume Video Identity (RTI/Link)
Con gli autori Mirko Pajè (Direttore Creativo Mediaset) e Carlo Branzaglia (Docente Accademia di Belle Arti Bologna)

Per il quarto appuntamento della seconda edizione di Open Source va di scena l'immagine coordinata della televisione. I relatori di questo mese sono Mirko Pajè e Carlo Branzaglia, autori del volume Video Identità, edito da RTI/Link, che raccoglie la storia dell'immagine televisiva delle reti Mediaset, dall'esordio di Canale 5 fino alla recentissima offerta tv su telefonino. Un volume, e una serata, per raccontare quei meccanismi di comunicazione dell'identità che magari non sembrano tanto evidenti al pubblico, ma che indirizzano la percezione della "marca" televisiva, con le armi della motion graphics: le sigle, le "luminose", i bumper, i promo... E con soluzioni come l'ormai celeberrimo 6come6 (ovvero l'"Italia 1" declamato dai teleutenti), che porta proprio la firma di Mirko Pajé.

More info:
info@capodilucca.it

lunedì 11 febbraio 2008

Grafici al bivio

Davide Vasta è un professionista che si occupa di editoria specialistica nel campo del graphic & web design.

Persona illuminata che ha avuto il colpo di genio di cogliere uno stato di malessere diffuso fra molti grafici dei nostri tempi.


"Grafici al bivio" è il nome della sua pubblicazione, dedicata a tutti i grafici (ma non solo) che vogliono, o devono, passare dallo "storico" programma Macromedia FreeHand al nuovo Adobe Illustrator CS3.

Questa notizia mi ha strappato un sorriso malinconico, ed ecco anche per voi la scheda del suo libro.

Deb


venerdì 8 febbraio 2008

Icograda Design Week in Torino 2008

Giusto per tener gli occhi bene aperti su quello che succede nell'Italia del design... ecco che per ottobre è prevista una bella conferenza organizzata dalla Icograda (rappresentata in Italia da Aiap). Sembra promettente!

International conference, exhibitions, workshops
13 – 19 October 2008

The Icograda Design Week Torino will be held in a unique and internationally prestigious context as it will be included in the Torino 2008 World Design Capital agenda. Now in its first year, this biennial event will be hosted in the city of Turin, where international events devoted to every single design sector will be held throughout 2008.

This will be a leading European event in terms of size and quality. It will include a three-day international conference as well as exhibitions, forums and several workshops for students. The speakers will be major international authorities in different sectors of visual communication: branding, advertising, graphic design, web design, interactive design, type design, animation, illustrations and new media art.

This conference will address an international audience of professionals, journalists, entrepreneurs, teachers, researchers, design and visual communication students, as well as architects, town planners, product and interior designers, and anyone interested in the effect of design and communication on contemporary culture.

mercoledì 6 febbraio 2008

Laboratori di carattere II


promossi da AIAP e “Progetto grafico”
in collaborazione con la Biblioteca Angelica di Roma
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

organizzazione di Typevents
a cura di Fabrizio M. Rossi

Roma
Biblioteca Angelica
piazza S. Agostino, 8

Sabato 15 marzo 2008

I “Laboratori di carattere” consistono in tre corsi intensivi svolti in contemporanea nell’arco di una giornata e in una ‘passeggiata tipografica’ per le vie della città scelta, oltre alla presentazione del luogo ospite e a quella della rivista “Progetto grafico”, da sempre attenta alla storia e al presente della cultura tipografica.
Gli obiettivi dei Laboratori sono realizzati per offrire un contributo alla formazione
nel campo tipografico e, insieme, mettere in rilievo la ricchezza del patrimonio italiano nell’àmbito della forma della scrittura, con le ‘passeggiate’ e l’ubicazione in luoghi particolarmente significativi dal punto di vista storico e monumentale.

Il programma dei laboratori di questa edizione è stato formulato come d’abitudine per dare la possibilità ai partecipanti di ottenere un primo risultato concreto nella progettazione di un carattere e offrire una scelta fra diversi approcci alla tipografia.

I tre docenti sono:

Elena Albertoni (progettista di caratteri a Berlino, vincitrice del Type Design Award nel 2005 e nel 2007) avrà come tema la ‘tipografia urbana’,
Donald Beekman (progettista di caratteri ad Amsterdam e musicista) proporrà un percorso progettuale a partire dal brano musicale preferito da ciascun partecipante, per giungere alla realizzazione di una sua ‘veste tipografica’ concretizzata nella grafica di un cd.
Susanna Stammbach (allieva di Wolfgang Weingart e progettista a Basilea, docente di Design e Arte alla Scuola Superiore di Lucerna) darà vita ad un laboratorio sulla ‘fabbrica di una font’, conducendo i partecipanti alla realizzazione di lavori tipografici attraverso l’uso di strumenti noti e meno noti.

La ‘passeggiata tipografica’ per il centro di Roma è guidata da Mauro Zennaro.

Sul sito Aiap
www.aiap.it il programma completo e la scheda di iscrizione.


Informazioni:
aiap@aiap.it
02 29 520 590