giovedì 14 febbraio 2008

Graphic design e identità televisiva

21 febbraio 2008 h. 18.30

Graphic design e identità televisiva
Presentazione del volume Video Identity (RTI/Link)
Con gli autori Mirko Pajè (Direttore Creativo Mediaset) e Carlo Branzaglia (Docente Accademia di Belle Arti Bologna)

Per il quarto appuntamento della seconda edizione di Open Source va di scena l'immagine coordinata della televisione. I relatori di questo mese sono Mirko Pajè e Carlo Branzaglia, autori del volume Video Identità, edito da RTI/Link, che raccoglie la storia dell'immagine televisiva delle reti Mediaset, dall'esordio di Canale 5 fino alla recentissima offerta tv su telefonino. Un volume, e una serata, per raccontare quei meccanismi di comunicazione dell'identità che magari non sembrano tanto evidenti al pubblico, ma che indirizzano la percezione della "marca" televisiva, con le armi della motion graphics: le sigle, le "luminose", i bumper, i promo... E con soluzioni come l'ormai celeberrimo 6come6 (ovvero l'"Italia 1" declamato dai teleutenti), che porta proprio la firma di Mirko Pajé.

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1 commento:

giulia ha detto...

Gentili grafici, sono Giulia Castagnoli e sono l'autrice dell' Immagine Coordinata per l'Azienda Sanitaria di Firenze.
Sono contenta e onorata che abbiate notato il poco che è stato malamente realizzato e stravolto, da responsabili e ingegnieri all'interno dell'azienda, del progetto coordinato che si riferiva oltretutto ad un manuale di applicazione.
La sigla è stata sostituita con un marchio regionale di lunga data e completato con alcuni elementi del mio progetto, manipolati in maniera del tutto casuale.
Il manuale comprendeva uno studio consapevole e responsabile del progetto che si sviluppava dalla sigla in tutte le sue applicazioni istituzionali e alternative, comprendendo anche una proposta di segnaletica.
Ovviamente per la complessità e la varietà delle strutture sanitarie, il mio progetto si coordinava con pochi elementi, sigla, cromotipia e qualche elemnto grafico che permettesse, se utilizzati con criterio di mantenere la riconoscibilità, ma anche di lasciare una certa flessibilità.
Il lavoro tutto sommato è stato interessante e mi ha permesso di fare esperienza nel settore.
Purtroppo però la mancanza di cultura del progetto e la poca fiducia nella figura dei grafici da parte del committente, non mi hanno permesso di svolgere e di sviluppare il mio lavoro al meglio.
Inoltre per quanto riguarda il rapporto con l'azienda è stato a dir poco ridicolo sia in termini monetari che in termini contrattuali.
Rimango comunque piacevolmente sorpresa che qualcuno si sia accorto dei cambiamenti nell'immagine dell'Azienda Sanitaria.
Vi ringrazio per l'attenzione.