lunedì 4 agosto 2008

Manifesto di Intenti

Premessa
Ogni attività umana si manifesta nella sintesi più o meno compiuta di contenuti pragmatici o teorici e forma espressiva. Non può esistere un contenuto se non attraverso una forma che lo identifichi; non può esserci forma se non di un concetto preesistente.
Proprio la ricerca di questa sintesi tra forma e contenuto è l’aspetto emergente di ogni opera, è l’atto di incontrare i propri simili attraverso un’idea, un concetto, un prodotto.
Rappresenta l’atto del comunicare.
La comunicazione è così, per ciò detto, aspetto fondamentale della vita sociale è interfaccia, è connettività, è scambio, è linguaggio: attraverso di essa gli esseri umani, utilizzando codici semantici costruiti e sedimentati nel tempo, condividono quei prodotti dello spirito e dell’ingegno che contribuiscono allo svolgersi del quotidiano, alla formazione dell’esperienza, al progetto di crescita.
L’arte visiva, la musica, la letteratura, la religione da un lato, la politica, la scienza, la realizzazione di un bene di consumo o di un’impresa pubblica, qualsiasi forma di espressione è causa ed effetto di un processo circolare di comunicazione: le opere d’arte, i libri, le canzoni, ma anche le iniziative a favore dell’Ambiente o del risparmio energetico, l’accessibilità all’istruzione e all’informazione, le strade, gli ospedali, ecc. sono tutti elementi che contribuiscono alla ricchezza materiale e spirituale dei singoli individui, ricchezza che di rimando contribuirà a migliorare i rapporti tra gli uomini e ad innalzare la qualità dell’offerta.
Per questo capillare uso quotidiano, proprio come la lingua parlata, discipline e strumenti quali la scrittura, la fotografia, la moda, il design, il teatro, il cinema, la tecnica più in generale sono materie vive, in continua trasformazione, forme di espressione che vengono mutate e a propria volta contribuiscono a trasformare i tempi e l’evoluzione dell’umanità.

Costituzione
Si costituisce in Firenze, con durata illimitata, la libera associazione denominata “I Design Firenze” (IDFI), allo scopo di riunire attorno a comuni intenti tutte quelle figure professionali che operano nel settore della creatività e della comunicazione e che avvertono l’esigenza di:
1. accrescere e sviluppare le conoscenze professionali di quanti operano nell’Associazione e/o si avvicinano ad essa;
2. valorizzare e tutelare la qualità della creatività e della comunicazione in relazione a quanto avviene sia sul territorio fiorentino che in quello nazionale o internazionale;
3. sostenere, sia in forma pubblica che privata, la professionalità e il lavoro in tutti i campi della creatività e della comunicazione;
4. promuovere lo scambio di conoscenze, la ricerca e la libera collaborazione in tutti i campi che riguardano la creatività e la comunicazione;
5. sensibilizzare tanto gli operatori del settore quanto la committenza e i fruitori verso una più completa, corretta e coerente modalità d’uso dei linguaggi della comunicazione.

Finalità
In particolare IDFI si propone di perseguire quanto segue.

1. Accrescere e sviluppare le conoscenze professionali
IDFI nasce con l’intento primario di osservare, ricercare, studiare, approfondire le trasformazioni in corso d’attuazione nelle materie che più direttamente afferiscono al campo della comunicazione, come la grafica, il design industriale, la lingua parlata e scritta, la moda, la fotografia, l’arte visiva, la musica, lo spettacolo, l’editoria, ecc. Questa attenzione alla trasformazione del linguaggio dei suddetti mestieri, riflesso delle trasformazioni in corso nella società, vuole essere la rotta per tendere alla definizione, al raggiungimento e al costante aggiornamento della qualità nei prodotti delle materie considerate. Per una risposta sempre più efficace e deontologicamente rispondente alle esigenze del mercato, per una crescita culturale e nell’intento di esprimere un linguaggio chiaro e conseguire una utilità reale.

2. Valorizzare e tutelare la qualità della creatività e della comunicazione
La ricerca artistica rappresenta un momento essenziale dell’attività di IDFI. Nella consapevolezza che le figure professionali associate devono contemplare nel proprio bagaglio culturale una indiscutibile preparazione tecnica riguardo le specificità del settore della comunicazione, e che nessuna velleità stilistica personale può essere anteposta agli obiettivi della comunicazione, i soci riconoscono alle menzionate forme espressive una importante valenza artistica, intesa come valore aggiunto rispetto alle competenze professionali offerte alla committenza. In quest’ottica IDFI si farà promotore di studi, incontri, mostre, pubblicazioni che abbiano lo scopo di approfondire e valorizzare gli aspetti delle suddette professioni, ma anche di riflettere sul tema del gusto comune, della qualità, temi che tutti i fruitori dei prodotti della comunicazione sentono oggi il diritto di rivendicare.

3. Sostenere la professionalità e il lavoro
IDFI, proprio in virtù delle osservazioni precedenti, afferma la necessità di una cultura a tutto tondo nel campo della comunicazione. Gli iscritti, chi esperto di singole discipline e chi con un più ampio bagaglio di esperienze di responsabile della comunicazione o direzione artistica, chiamati a progettare e realizzare l’immagine di un ente, di un’impresa, di una specifica attività, di un prodotto industriale così come dell’intelletto, sono preparati a porsi continuamente il problema, unitamente a ciò che compete le proprie specificità, del processo di comunicazione nella sua complessità. Forti di una consolidata esperienza, di una preparazione tecnica qualificata e nella ricerca dell’adesione al gusto dell’immagine e della qualità della proposta confezionata, gli associati IDFI sentono l’esigenza di studiare e approfondire i meccanismi relativi ogni processo comunicativo, in modo da intervenire nei diversi progetti tenendo fede agli obiettivi della committenza e al rispetto delle risorse impiegate.

4. Promuovere lo scambio di conoscenze, la ricerca e la libera collaborazione
Ogni singolo socio, nell’affrontare la linea dell’intervento e tutto il percorso applicativo di un lavoro che venga a lui personalmente commissionato, pur rimanendo detentore esclusivo dell’incarico, avrà l’opportunità di ricercare, nel caso lo ritenga opportuno, nell’ambito dell’associazione o all’esterno di essa, contributi professionali specifici cui affidare singoli passaggi della realizzazione del progetto. I soci IDFI sono insomma preparati, col supporto del proprio studio professionale o in collaborazione con altri iscritti, a gestire mezzi e risorse in un’ottica complessiva, mantenendo sempre al centro la ricerca della qualità. Per altro verso, le iniziative (culturali, professionali, ecc.) cui IDFI scelga di prendere parte in modo collettivo come associazione, o che direttamente ad IDFI (e non al singolo iscritto) vengano dall’esterno proposte, sono e devono restare patrimonio di IDFI stessa nel suo complesso e non possono diventare prerogativa del singolo socio che se ne appropri a titolo personale.

5. Sensibilizzare i professionisti, la committenza e il pubblico
IDFI intende infine, per tutto quanto sopra affermato, proporre il proprio contributo e la propria consulenza nella fase di definizione dei diversi processi di comunicazione a chi ne faccia richiesta, e porsi come riferimento territoriale per le pubbliche amministrazioni e le imprese private in materia di comunicazione: d’altro canto l’esperienza professionale dei soci fondatori si pone a garanzia delle risposte dell’associazione in termini qualitativi e, allo stesso tempo, a sostegno dell’operato di ciascun socio. L’associazione intende con ciò tutelare, da una parte la corretta condotta e il buon esito delle operazioni affidate ai propri soci, denunciare le realizzazioni scorrette operate da parte di professionisti o di enti promotori e, dall’altra, porsi come voce unitaria nei confronti della committenza pubblica e privata, al fine di tessere una rete di reciproco rispetto e di concretezza operativa.

Conclusioni
“I Design Firenze” vuole mettere in piena luce tutto quanto rappresenta e costituisce la “cultura” della comunicazione, tenendo fermo il valore aggiunto di quanto può nascere e costituirsi attorno allo scambio creativo e alla conoscenza tra tutti i professionisti che operano nel settore e che desiderano misurarsi in un dialogo all’interno dell’Associazione. IDFI utilizza e sostiene: confronti, discussioni, workshop, progetti, campagne di informazione, eventi, prodotti, servizi, concorsi ecc. Ciascuna delle attività sopra descritte (o qualunque altra l’Associazione decida di intraprendere) ha carattere assolutamente libero, creativo, propositivo e costruttivo. Ciascuna di esse può nascere dallo scambio fra i partecipanti all’Associazione o dietro stimolo di uno di essi e deve avere modo di svilupparsi e concretizzarsi proprio grazie a tale scambio, senza vincoli di alcun genere e senza presupporre in via preliminare una perseguita finalità di lucro. Allo stesso modo, sempre a beneficio degli scopi associativi sopra elencati, non si esclude alcuna declinazione economica del risultato finale che, di volta in volta, potrà essere valutata, commisurata e perseguita dall’Associazione.

Sottoscritto da
Walter Sardonini - SocialDesign
Paolo Manganaro - SocialDesign
Daniela Lotti - SocialDesign
Daniele Madio - SocialDesign
Fabio Chiantini - LimiteDesign
Leonardo Baglioni
Fabrizio Bagatti
Giada Bargellini - StudioKmzero
Francesco Canovaro - StudioKmzero
Debora Manetti - StudioKmzero
Cosimo Lorenzo Pancini - StudioKmzero
Jonathan Calugi - Happyloverstown
Giuditta Gentile - Frush
Elisa Dallamora - Frush
Emanuela Stanganelli - Frush
Angela Manetti
Laura Moretti - Studio Moretti
Omar Rashid - Gold
Emo Risaliti
Simone Massoni - SketchThisOut
Gabriele Galimberti


(per sottoscrivere firmate nei commenti di questo post)

5 commenti:

davide bencini ha detto...

davide bencini

Henry ha detto...

Henry Bellucci

Anonimo ha detto...

Marco Innocenti
Luca Parenti
-Kidstudio

(con richiesta, se possibile, di essere iscritti nelle mailing list e nel forum di IDFI)

jenaridens ha detto...

Henry Bellucci

jenaridens ha detto...

Ciao belli, forse un refuso... ma il mio nome non è stato iscritto tra i promotori firmatari dell'ora zero IDFI.
Un abbraccio
Henry Bellucci